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Il celebre direttore d’orchestra, fra le bacchette più prestigiose al mondo, darà il via alla stagione concertistica che segna il 100° anno di attività dell’Associazione: fine pianista da camera, sarà per la prima volta a Palermo sul palcoscenico del Politeama Garibaldi il 3 novembre in duo con il violoncellista Luigi Piovano

Un concerto che certamente si aggiungerà alla serie di serate storiche che in dieci decadi hanno costellato la programmazione dell’Associazione Siciliana Amici della Musica: al Politeama Garibaldi lunedì 3 novembre alle ore 20.45, ad inaugurare il cartellone che segna il 100° anno di attività degli Amici della Musica, sarà Sir Antonio Pappano, per la sua prima volta a Palermo, nella veste di pianista in duo con il violoncellista Luigi Piovano. Il programma prevede l’esecuzione della Sonata n.1 in Mi minore op. 38 di Brahms e della Sonata in Sol minore op. 19 di Rachmaninov.

Antonio Pappano è fra i direttori d’orchestra più celebri e prestigiosi al mondo: nato a Londra nel 1959 da genitori italiani, studia pianoforte, composizione e direzione d’orchestra negli Stati Uniti. Ha diretto molte tra le maggiori orchestre del mondo, tra cui New York Philharmonic, Wiener Philharmoniker, Berliner Philharmoniker, del Concertgebouw di Amsterdam, Chicago Symphony Orchestra, Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks, London Symphony Orchestra, Staatskapelle Dresden, Gewandhausorchester di Lipsia. Fra le tappe più prestigiose della sua carriera sono da ricordare i debutti alla Staatsoper di Vienna nel 1993, al Metropolitan di New York nel 1997 e al Festival di Bayreuth nel 1999. Nel settembre 2002 diventa Music Director del Covent Garden di Londra e dal 2005 Direttore Musicale dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, mentre dal 2024 è Direttore principale della London Symphony Orchestra. Sconfinata la sua discografia grazie alla quale ha vinto premi come Gramophone Award, Grammy Award, Echo Klassic Prize, ICMA. Nel 2012 la regina Elisabetta II lo ha nominato Cavaliere e nello stesso anno è stato anche nominato Cavaliere di Gran Croce della Repubblica Italiana.

L’incontro fra Luigi Piovano e Antonio Pappano è avvenuto vent’anni fa, quando nel 2005 Pappano è stato nominato direttore musicale dell’Orchestra di Santa Cecilia a Roma, di cui Piovano era ed è primo violoncello solista. I due, dopo una prima esperienza in trio di alcuni anni prima, si sono ritrovati e hanno iniziato a suonare regolarmente in duo per le più importati istituzioni concertistiche. A settembre 2020 l’etichetta Arcana ha pubblicato il loro primo CD insieme: le due Sonate di Brahms e le due Romanze di Martucci.

Il concerto si apre con la Sonata n. 1 in Mi minore op. 38 di Johannes Brahms, composta tra il 1862 e il 1865. È la prima grande opera cameristica dedicata da Brahms al violoncello e rappresenta un punto di svolta nella sua maturità creativa. L’autore vi riversa la sua ammirazione per Bach, costruendo l’ultimo movimento come un fugato ispirato all’Arte della fuga. Collocata negli anni viennesi, questa Sonata riflette la scelta del compositore di radicarsi nella tradizione classica tedesca, prendendo le distanze dalla corrente wagneriana e riaffermando il valore delle forme contrappuntistiche come garanzia di solidità e di continuità storica. Segue la Sonata in Sol minore op. 19 di Sergej Rachmaninov, composta nel 1901, subito dopo il Concerto per pianoforte n. 2. Questo lavoro segna la rinascita del compositore dopo la grave crisi depressiva seguita al fiasco della Prima Sinfonia. La Sonata è dedicata al violoncellista Anatolij Brandukov, che la eseguì in prima assoluta con Rachmaninov al pianoforte. Si tratta di una pagina monumentale, che unisce l’ampiezza sinfonica alla profondità lirica tipica del musicista russo. È una delle opere più rappresentative della produzione cameristica di Rachmaninov, capace di coniugare rigore formale e intensità emotiva, imponendosi come un capolavoro imprescindibile del repertorio violoncello-pianoforte.